Informazioni ambientali

Informazioni ambientali

In questa sezione sono riportati i documenti e le informazioni previste dall'articolo 40 del Decreto legislativo n. 33/2013 "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle PA", in vigore dal 20.04.2013, che prevede quanto segue:

Pubblicazione e accesso alle informazioni ambientali
 
1.  In  materia  di  informazioni  ambientali  restano   ferme   le disposizioni di maggior tutela gia' previste  dall'articolo  3-sexies del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, dalla  legge  16  marzo 2001, n. 108, nonche' dal decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 195.

2. Le amministrazioni di cui all'articolo 2, comma 1,  lettera  b), del decreto legislativo n. 195 del 2005, pubblicano, sui propri  siti istituzionali  e  in  conformita'  a  quanto  previsto  dal  presente decreto, le informazioni ambientali di cui all'articolo 2,  comma  1, lettera a), del decreto legislativo  19  agosto  2005,  n.  195,  che detengono ai fini delle proprie attivita' istituzionali,  nonche'  le relazioni di cui all'articolo 10 del medesimo decreto legislativo. Di tali informazioni deve essere dato specifico rilievo  all'interno  di un'apposita sezione detta «Informazioni ambientali».

3. Sono fatti salvi i casi di esclusione  del  diritto  di  accesso alle informazioni  ambientali  di  cui  all'articolo  5  del  decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195.

4. L'attuazione degli obblighi di cui al presente articolo  non  e' in alcun caso subordinata alla  stipulazione  degli  accordi  di  cui all'articolo 11 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195.  Sono fatti salvi gli effetti degli accordi eventualmente  gia'  stipulati, qualora assicurino livelli di  informazione  ambientale  superiori  a quelli garantiti dalle disposizioni del presente decreto. Resta fermo il potere di  stipulare  ulteriori  accordi  ai  sensi  del  medesimo articolo 11, nel rispetto  dei  livelli  di  informazione  ambientale garantiti dalle disposizioni del presente decreto.

Stato dell'ambiente:

qualità dell'aria
https://www.arpalombardia.it/Pages/Aria/Dettaglio-Comune.aspx?idComune=797

qualità dell’acqua per consumo umano
https://legacy.ats-brescia.it/bin/index.php?id=343&citta=Castegnato

- qualità del suolo: siti contaminati
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/servizi-e-informazioni/cittadini/tutela-ambientale/bonifica-aree-contaminate

Fattori inquinanti:

- sostanze chimiche pericolose

La conoscenza delle proprietà delle sostanze chimiche per un loro corretto uso permette di ridurre i rischi e i pericoli per l’ambiente e per la salute umana. A tal fine la Divisione V “Certificazione ambientale, prodotti chimici e acquisti pubblici verdi” della DVA ha realizzato e gestisce l’implementazione di banche dati e ha finanziato attività di studio e ricerca.

Le Banche dati sulle sostanze chimiche

La banca dati sulle sostanze chimiche vietate o in restrizione
https://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/biblioteca/reach_lista_sostanze_vietate.pdf

La Banca dati contiene le disposizioni cautelative (restrizioni, divieti, etc.) adottate ai sensi del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (Regolamento REACH), del Regolamento (CE) n. 850/2004 sugli inquinanti organici persistenti (“POP”) e del Regolamento (CE) n. 1005/2009 sulle sostanze che riducono lo strato dell’ozono.

La Banca dati delle sostanze vietate o in restrizione raggruppa, in modo omogeneo e sintetico, le informazioni di base sui divieti, le restrizioni e gli obblighi di autorizzazione stabiliti a livello europeo per le sostanze caratterizzate dalle seguenti proprietà di pericolo:

      - sostanze classificate Cancerogene, Mutagene e tossiche per la Riproduzione (CMR), Ø sostanze Persistenti, Bioaccumulabili e Tossiche (PBT),

      - sostanze molto Persistenti e molto Bioaccumulabili (vPvB),

      - inquinanti organici persistenti (POP) e

      - sostanze lesive per lo strato di ozono.

inquinamento elettromagnetico

I campi elettromagnetici hanno assunto un'importanza crescente legata allo sviluppo dei sistemi di telecomunicazione diffusi capillarmente sul territorio. Anche l'intensificazione della rete di trasmissione elettrica nonché la diffusa urbanizzazione, hanno contribuito a destare interesse circa i possibili effetti sulla salute derivanti dalla permanenza prolungata in prossimità di queste fonti di emissioni di onde elettromagnetiche.

Il fenomeno definito "inquinamento elettromagnetico" è legato alla generazione di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici artificiali, cioè non attribuibili al naturale fondo terrestre o ad eventi naturali, ad esempio il campo elettrico generato da un fulmine.

La propagazione di onde elettromagnetiche come gli impianti radio-TV e per la telefonia mobile, o gli elettrodotti per il trasporto e la trasformazione dell'energia elettrica, da apparati per applicazioni biomedicali, da impianti per lavorazioni industriali, come da tutti quei dispositivi il cui funzionamento è subordinato a un'alimentazione di rete elettrica, come gli elettrodomestici. Mentre i sistemi di teleradiocomunicazione sono progettati per emettere onde elettromagnetiche, gli impianti di trasporto e gli utilizzatori di energia elettrica, emettono invece nell'ambiente circostante campi elettrici e magnetici in maniera non intenzionale.

I campi elettromagnetici si propagano sotto forma di onde elettromagnetiche, per le quali viene definito un parametro, detto frequenza, che indica il numero di oscillazioni che l'onda elettromagnetica compie in un secondo. L'unità di misura della frequenza è l'Hertz (1 Hz equivale a una oscillazione al secondo). Sulla base della frequenza viene effettuata una distinzione tra:

    - inquinamento elettromagnetico generato da campi a bassa frequenza (0 Hz - 10 kHz), nel quale rientrano i campi generati dagli elettrodotti che emettono campi elettromagnetici a 50 Hz;

    - inquinamento elettromagnetico generato da campi ad alta frequenza (10 kHz - 300 GHz) nel quale rientrano i campi generati dagli impianti radio-TV e di telefonia mobile.

Questa distinzione è necessaria in quanto le caratteristiche dei campi in prossimità delle sorgenti variano al variare della frequenza di emissione, così come variano i meccanismi di interazione di tali campi con gli esseri viventi e quindi le possibili conseguenze per la salute. In risposta alla necessità, oramai da tempo avvertita sia a livello nazionale ma ancor più a livello locale, di un censimento delle sorgenti inquinanti e sulla base anche di quanto previsto dal nuovo scenario normativo (legge quadro n. 36/2001), è in corso la costituzione di specifici catasti (nazionale e regionali) delle sorgenti di campo elettromagnetico come supporto per le attività di controllo, di informazione della cittadinanza e, soprattutto, per l'attività di pianificazione. Alcune regioni, in considerazione soprattutto del proliferare degli impianti per la telefonia cellulare, hanno già da qualche tempo avviato specifiche attività per la loro realizzazione.

Sia nel settore delle radiofrequenze che in quello delle frequenze estremamente basse (Elf: Extremely Low Frequency) l'entità delle attività di controllo è in fase di continua crescita; ciò è dovuto sia alla crescente pressione sul territorio che alle richieste da parte della popolazione. Attualmente, infatti, l'attività di controllo dell'inquinamento elettromagnetico rappresenta una delle principali emergenze per gli enti competenti (ARPA Lombardia). La tendenza futura va verso l'adozione di nuove tecnologie che modificheranno l'assetto ambientale e paesaggistico, principalmente dei siti urbani. L'adozione di tecnologie a basso impatto e una buona pianificazione territoriale consentiranno di raggiungere un buon compromesso tra la diffusione delle sorgenti impattanti e la tutela dell'ambiente.

Misure incidenti sull’ambiente:

- dati metereologici

I dati metereologici rilevati sono consultabili al seguente link:
http://meteo.provincia.brescia.it/default.asp?idStaz=15.

Sul sito di ARPA Lombardia sono disponibili le previsioni metereologiche consultabili al seguente link:
http://www.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/meteo/previsionimeteo/meteolombardia/Pagine/default.aspx

- emissioni: impianti soggetti alla normativa IPPC (Autorizzazione Integrata Ambientale)
https://www.provincia.brescia.it/sites/default/files/allegati/documenti/6579/elenco_aia_industria_sito_amm_trasp.pdf

- autorizzazioni in materia di rifiuti
https://www.provincia.brescia.it/qery/presenterShow.json?task=play&id=2

- raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani (RSU): dati di produzione PROVINCIALE E REGIONALE
https://www.provincia.brescia.it/sites/default/files/allegati/documenti/44163/quaderno_2019_04def.pdf

https://www.arpalombardia.it/Pages/Rifiuti/Rifiuti.aspx

Misure a protezione dell’ambiente:

- protocollo aria con Regione Lombardia
http://l15.regione.lombardia.it/#/accordo-aria

progetto LIFE prepAIR
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/cittadini/tutela-ambientale/qualita-dell-aria/progetto-life-prepair

- disposizioni regionali sulla combustione dei residui vegetali agricoli e forestali
https://www.provincia.brescia.it/sites/default/files/allegati/istituzionale/3243/deliberagiuntaregionalen.2525del17.10.2014-disposizioniregionalisullacombustionedeiresiduivegetaliagricolieforestali.pdf

criteri Minimi Ambientali
https://www.minambiente.it/pagina/i-criteri-ambientali-minimi

- piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria-PRIA
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/istituzione/direzioni-generali/direzione-generale-ambiente-e-clima/piano-regionale-interventi-qualita-aria-pria

- programma di tutela e uso delle acque
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/Enti-e-Operatori/territorio/governo-delle-acque/piano-tutela-acque-pta-2016

- relazione sullo stato dell'ambiente del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio

https://www.minambiente.it/pagina/relazione-sullo-stato-dellambiente-del-ministero-dellambiente-e-della-tutela-del-territorio?utm_source=Comune%20di%20Siena&utm_medium=website&utm_campaign=/Il-Comune/Amm.-Trasparente-fino-al-31-12-2019/Informazioni-ambientali/Relazione-sullo-stato-dell-Ambiente-del-Ministero-dell-Ambiente-e-della-Tutela-del-territorio

 

 

Per ulteriori approfondimenti sia a livello locale, provinciale, regionale e nazionale consultare i siti degli altri enti con competenze in campo ambientale:

Comunità Montana di Valle Trompia 
http://www.geoportale.valletrompia.it/

Provincia di Brescia
http://www.provincia.brescia.it/impresa/ambiente

ATS Brescia
https://www.ats-brescia.it/bin/index.php?id=307

Regione Lombardia
http://ita.arpalombardia.it/ITA/aree_tematiche/temi_ambientali_index.asp

Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
http://www.isprambiente.gov.it/it

Ministero dell'Ambiente
http://www.minambiente.it/

Data di creazione: 06/05/2024
Data di ultima modifica: 29/05/2024